Ti sei accorto che il vento ha posato sulla tua testa una piccola foglia ?Ferma il tuo passo, con tutta probabilità sei stato prescelto ed una Fata desidera fare la tua conoscenza !
Per tutti coloro che credono ancora nei sogni, nella magia della natura, per coloro che quando guardano la luna la vedono sorridere con tanto d'occhi naso e bocca, per quelli che danzando nel vento restano intrecciati tra i capelli sottili delle fate, tessuti come ragnatele tra i rami degli alberi, per chi sente la terra cantare e trilli di campanelli nell'aria, per chi crede fermamente che fate, gnomi, folletti, elfi e tutti gli abitanti del Piccolo Popolo esistano

Le fate

Le fate sono una delle più popolari figure dell'immaginario collettivo fiabesco. Secondo alcune leggende discendono dagli angeli che non presero posizione nella lotta tra gli dei e i demoni, secondo altri erano i figli non benedetti degli umani, e destinati pertanto a vivere nell'ombra. L'immaginario collettivo ce le rende donne, bellissime, talvolta perfide, con qualcosa di animalesco, piccolissime (si parla di Piccolo Popolo) o di statura normale, con colori spesso non umani addosso: verde, viola, blu. Ma le fate sono entrate anche nei media moderni, portando con loro il proprio mistero.

Fate in Irlanda

L'Irlanda è il Paese delle fate per eccellenza: l'isola di smeraldo ha tantissime tradizioni e leggende sulle fate che ancora oggi, in un Paese dove, a parte Dublino, non ci sono grandissime città, hanno un grandissimo peso. Ma anche Inghilterra e Scozia, con le splendide immensità verdi e i ruderi celtici, hanno un grande tradizione nel campo delle fate. Tra le più celebri ricordiamo Maab, la regina delle fate e dea celtica, Bridget, regina delle fate d'Irlanda e poi presa di pari passo dalla Chiesa cattolica come santa, Morrigan, temibile fata una e trina, e la terrificante Banshee, la fata della morte, molto amata dall'immaginario anche horror. Questo senza contare tutte le fate presenti in storie e fiabe più o meno lunghe.

martedì 4 settembre 2007

Un'estate che vorrei potesse non finire mai


"Era l'ultimo giorno delle vacanze e allora decidemmo di andare a fare tutti e 4 una passeggiata sulla spiaggia...Dovevamo godercela fino all'ultimo...Abbiamo passato una mattinata bellissima,probabilmente perchè sapevamo che,dopo quella sera,non ci saremo mai più rivisti in tutta la nostra vita."

Allora io dico ke la vita dovrebbe essere sempre così,come quella mattinata in spiaggia.Con la paura che quella felicità trovata negli ultimi giorni possa svanire così,in un soffio.Ed è stato in quel preciso momento,quando sono salita in macchina per tornare a casa, che ho capito una cosa:non ci si può sottrarre agli eventi.Per questo ama,ridi,canta,balla,piangi,soffri,vivi e quando trovi una cosa che nemmeno la tua forza di volontà riesce a cambiare,voltati.Guarda avanti,lasciati quell'impotenza di cambiare le cose alle spalle. E quando sentirai la mancanza di quella mattina in riva al mare ricorda.Ripercorri con la mente quel giorno.E se scende una lacrima mentre pensi,non preoccuparti. Sorridi,perchè sarà la conferma,la tua conferma.Capirai che non è stato solo un gioco dell'estate.Un gioco che l'ultimo sole caldo prima dell'inverno porta via.

Ci sono cose che le persone portano nel cuore,conservano archiviano,ma non gettano via al primo vento che passa."E' il segno di un'estate che vorrei potesse non finire mai"